Cerca
Close this search box.

Il viaggio della conoscenza

Mi piace associare il viaggio alla straordinaria esperienza che sto vivendo da tre anni a questa parte con Il Digital Security Festival. Perché proprio il viaggio? Perché quando decidi di andare in un luogo diverso da dove vivi, smetti gli abiti del quotidiano e ti immergi in una nuova realtà.

Una realtà che spesso è diversa dal nostro essere ordinario, uno spaziotempo che ha bisogno però di una significativa e adeguata preparazione per il nuovo “vivere”, seppur temporaneo. Gli ingredienti fondamentali del viaggiare sono la conoscenza, la consapevolezza e il controllo, esattamente gli stessi ingredienti per una efficace ed efficiente educazione alla cyber security.

Ho iniziato il mio viaggio con il Digital Security Festival tre anni fa, quando Marco Cozzi mi ha invitata all’evento di apertura e ho spiegato l’innovazione tecnologica con i film. Lì si è aperta quella dimensione creativa che mi aiuta, giorno dopo giorno, a spiegare la cyber security in modo semplice, con l’arte dei film e dei libri, con metafore che ci permettano di riconoscere le situazioni di pericolo, per proteggere e proteggerci.

L’incontro con il Digital Security Festival ha dato una nuova forma alla mia attività di divulgazione ed educazione alla cyber security. Esattamente quello che succede quando faccio un viaggio, breve o lungo che sia, vicino o lontano, se ti è entrato nel cuore, ti fa tornare cambiato e diverso da come eri quando sei partito.

Il Digital Security Festival è uno spaziotempo d’eccellenza, perché nasce dalla gratuità, dalla generosità e dalla gratitudine di professionisti/e che dedicano tempo per fare il bene fatto bene. Oggi più che mai abbiamo bisogno di educare la componente umana che usa gli strumenti digitali, perché è il fattore H_Human quello più vulnerabile, basta un click distratto perché qualcuno entri – senza autorizzazione – in uno dei nostri profili social, nella posta elettronica o peggio, nel conto corrente. E non dimentichiamo i temi del cyberbullismo, delle estorsioni economiche a imprese e privati.

È un grande privilegio esserci e sono grata ai miei compagni di avventura Marco Cozzi, Gabriele Gobbo, Luigi Gregori e Davide Bazzan, perché so che questo viaggio mi renderà migliore anche grazie a loro.

Di Sonia Gastaldi

CONDIVIDI