Il punto di vista di Marco Cozzi nel Rapporto UNIREC

Il Presidente del Digital Security Festival, Marco Cozzi, ha contribuito al XV Rapporto Annuale UNIREC con un intervento sul tema del cyber risk, inserito in una delle sezioni “Il parere dell’esperto”. Un’occasione importante per portare all’interno di un settore strategico una riflessione chiara e concreta sulla sicurezza informatica.

Non bastano le tecnologie, serve cultura

Cozzi sottolinea come gli attacchi informatici – ransomware, phishing, social engineering – siano ormai una minaccia costante anche per le imprese meno esposte. Ma il vero problema non è solo nella potenza degli strumenti usati dai criminali, quanto nella mancanza di consapevolezza organizzativa: troppe aziende, pur dotate di firewall e sistemi avanzati, trascurano la formazione del personale e la gestione dei processi interni.

La chiave, secondo Cozzi, è costruire una cultura della sicurezza umanocentrica, dove le persone siano preparate, coinvolte e messe nelle condizioni di reagire. Non basta proteggersi: serve ispirare fiducia. Perché saper gestire un incidente con trasparenza è oggi un elemento di credibilità, non di debolezza.

Il quadro normativo – da GDPR a DORA, da NIS2 al Cyber Resilience Act – è sempre più chiaro. Ora serve volontà. Integrare la sicurezza nella strategia aziendale non è più un’opzione, ma una condizione necessaria per continuare a generare valore.

«La cybersecurity non è una spesa, è un investimento in fiducia. E la fiducia, oggi, è la valuta più preziosa che abbiamo.»

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