Digital Security Festival è l’evento per la divulgazione della cultura e della sicurezza digitale a persone, aziende e scuole. Prossima edizione Ottobre 2025.
In attesa della prossima edizione, il sito del festival ospita continui aggiornamenti e approfondimenti sulle tematiche della cybersicurezza. Inoltre periodicamente vengono pubblicati contenuti estratti dall’ultima edizione.
Al Digital Security Festival ci saranno fino a 30 partner e ben cinquanta i relatori che si alterneranno nelle varie sedi fisiche e digitali della manifestazione che, lo ricordiamo, è nata per la divulgazione della cultura digitale, della sicurezza e per l’insegnamento delle basi per proteggere i nostri dispositivi a casa, a scuola e nelle aziende. Per questo motivo ha sessioni dedicate a comuni cittadini comuni, aziende, istituzioni e scuole, senza dimenticare chi è genitore e vuole tenere al sicuro i propri figli dalle storture digitali.
Fra gli oltre 150 speaker di altissimo livello delle scorse edizioni che sono intervenuti nei vari appuntamenti offline e online, ci sono stati:
Marco Camisani Calzolari, Alessandro Musumeci, Guido Scorza, Federica Zanella, Space One, Papà Famiglia GBR, Valeria Lazzaroli, Stefano Quintarelli, Stefano Mele, Angela Lo Giudice, Anis Sefidanis, Gabriele Faggioli, Alessandro Curioni, Simon Vumbaca. Tantissimi i professionisti presenti e molte rappresentanze delle istituzioni e del Governo.
«Un robot non può recare danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno»
Per il Digital Security Festival numero 6, si è partiti dalla prima legge della robotica di Isaac Asimov. L’evoluzione tecnologica è stata presentata come un processo che deve essere guidato dall’essere umano, per il beneficio dell’umanità intera. La tecnologia per la persona e non la persona per la tecnologia. Durante l’evento è stata richiamata la celebre frase di Adriano Olivetti, originariamente riferita alla fabbrica, ma che nel suo cuore esprimeva il desiderio di accelerare l’evoluzione tecnologica per lasciare il tempo alle persone di vivere e arricchirsi con la bellezza, l’arte e la cultura.
Il prestigioso magazine cartaceo del Digital Security Festival sarà distribuito nella Welcome Bag agli eventi in presenza. Fino ad esaurimento scorte.
Ideato assieme a FvgTech, contiene numerose pagine dedicate ai temi del festival, per approfondire gli argomenti del ricco programma della quinta edizione.
Benvenuti al Digital Security Festival, un evento che non è solo un’occasione di apprendimento, ma una vera e propria immersione nel mondo della sicurezza digitale, progettato per coinvolgere e sensibilizzare tutti: dai giovani agli adulti, dalle imprese alle istituzioni, coinvolgendo scuole e università. Ma la vera forza del Festival è la sua accessibilità. Abbiamo voluto creare un programma che parli a tutti, senza tecnicismi inutili, con l’obiettivo di rendere la sicurezza digitale alla portata di chiunque. Partecipare al Digital Security Festival è molto più che seguire conferenze o seminari: è investire nella propria sicurezza, imparando a riconoscere i pericoli e a diventare cittadini digitali consapevoli. In un mondo sempre più “Onlife”, dove la vita online e offline si fondono, questo evento vi offrirà competenze essenziali per vivere serenamente e in sicurezza.
Marco Cozzi, presidente DSF
Imparare a utilizzare al meglio gli strumenti digitali per ridurre quello sforzo e quella ripetizione umana che Charlie Chaplin ha rappresentato magistralmente in Tempi Moderni. L’intelligenza artificiale non è un male in sé, ma dipende dall’uso che se ne fa e da chi la gestisce. Considerare la sicurezza umana, trasformando il fattore umano da anello debole a punto di forza e resilienza, attraverso conoscenza, consapevolezza e controllo. Riconoscere l’uomo come parte integrante della natura, che va protetta e tutelata anche grazie all’uso delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale. Costruire una cultura della cyber security efficace, con attività progettate, realizzate e diffuse in modo mirato, tenendo conto dell’età, del livello di conoscenza e del ruolo lavorativo delle persone.